21.03.2020 Comunicato stampa

CORONAVIRUS, CONFINDUSTRIA ASSOCONSULT: NOSTRE AZIENDE A SUPPORTO DI OGNI SETTORE

Morelli: “Con attività in smart working stiamo supportando intera filiera produttività. Pronti a dare mano anche a Governo”.
“Le aziende del nostro settore si sono attivate da subito al supporto dell’emergenza in Lombardia e nel resto del paese. Da molti anni tutte le nostre società ricorrono allo smart working per dispensare i propri servizi, il lavoro da remoto è una caratteristica di chi si occupa di Management Consulting. In questi giorni stiamo rispettando tutte le indicazioni che arrivano dal Governo, dalla Regione Lombardia e dalle autorità competenti”. Queste le parole di Marco Valerio Morelli, Presidente di Confindustria Assoconsult, l’associazione delle società di Consulenza presenti sul territorio nazionale. “Il ricorso ad attività di smart e virtual working è implicito nel concetto di consulenza direzionale, si lavora per obiettivi ed a distanza, come in questo caso, è anche più agevole affrontare le emergenze. Tutti i team delle nostre aziende associate stanno lavorando da casa, supportando le tante aziende clienti che si trovano in Lombardia e sul territorio nazionale. Ogni settore è interessato, perché in ogni settore la Consulenza è richiesta quotidianamente ed oggi, in piena emergenza COVID-19, più che mai. La nostra attività si svolge senza un ufficio in cui recarsi quotidianamente e non prevede necessariamente il contatto fisico, inoltre in questa fase assume vitale importanza il nostro saper erogare assistenza e formazione a distanza grazie alle nuove tecnologie, producendo capitale intellettuale che può essere trasferito anche in maniera più dedicata in questa fase critica per tutte le aziende del paese. Per questo – ha concluso Morelli – siamo anche a disposizione del Governo e delle istituzioni, per dare il nostro contributo in un momento difficile e critico su ogni fronte. E per questo, rispetto all’ipotesi di chiudere ogni tipo di attività, auspichiamo che vengano in ogni caso escluse quelle attività che già oggi sono svolte in smart working, come appunto la nostra”.